Gli individui che stanno decidendo DISPOTICAMENTE di far spendere alla comunità (si fa per dire) europea, un’enorme cifra in acquisti di armi, non hanno neanche la più vaga idea di quanto verrebbe realmente a costare tutto questo ai paesi membri.
“L’investimento” sarà ovviamente il solito infame business per le lobby delle armi (soprattutto statunitensi) ma i media, e ovviamente i politici che li utilizzano per i loro scopi, hanno indicato cifre sempre diverse fra loro: si è parlato di 800 miliardi, poi di 400, ma anche di 700 e di 600, insomma, trattandosi di MILIARDI la differenza d’impatto fra una cifra e l’altra è mastodontica.
Questo accade perché il range temporale nel quale dovrebbe avvenire la spesa è indicato in dieci anni, e l’importo anno per anno è attribuito al 5% del pil. Ma se con le loro insulse statistiche “previsionali” non hanno già oggi la minima idea di quanto il pil potrà fluttuare anno per anno per ciascuno degli stati membri, figuriamoci quanto potrà valere la correttezza dei relativi conti in ambito decennale.
Insomma la “vonderyenen”, e i pidocchi che le stanno addosso, non hanno ancora compreso il quanto, il come, e il quando questa “brillante” iniziativa bellica potrà influire sull’economia dell’UE e dei suoi “membri” (in questo caso meglio pensare all’accezione legata all’anatomia umana più che a quella che dovrebbe indicare i componenti di una società civile).
Per questi personaggi l’unico obiettivo da dover raggiungere a QUALSIASI COSTO è però solo quello di far arricchire ancora di più (come se non bastassero ricchezza e potere già acquisiti) i “signori della guerra“, le lobby delle armi, trump, i lecchini di trump e la solita combriccola pseudo-europea che si muove solo per razziare denaro agli stati del vecchio continente che, a suo tempo, si sono fatti assoggettare stupidamente da una forma di associazione a delinquere che non ha avuto simili nel corso dell’intera storia dell’umanità.