La trasformazione del famoso “canone rai” in tassa sul possesso dell’elettrodomestico chiamato “televisione” ha a suo tempo cambiato la finalità ufficiale di un balzello reso ormai illegale dall’esistenza delle TV private, che non ne hanno mai beneficiato, e dalla fine del regime di monopolio di stato sulle telecomunicazioni.
Ma non è bastato al sistema di ladri governativi mantenere questo “pizzo di stato“, i cui proventi annualmente vengono “girati” alla rai nonostante gli incassi siano di pertinenza dell’agenzia delle entrate, ora si scopre che il denaro pubblico viene anche allegramente distribuito fra i soliti amici degli amici.
Peraltro la rai trasmette spot pubblicitari a tempesta, molto più delle tv private che vivono solo di questo, quindi il “canone“, perchè in realtà sempre di questo sconcio si tratta, costituisce un surplus che i dirigenti si giocano come vogliono, e si parla di un miliardo e 750 milioni di euro.
Roberto Fico ha denunciato in merito come sono stati mal-utilizzati 500.000 euro di questo “tesoretto” (“Gioielli, orologi, oggetti di argenteria che vertici e dirigenti dell’azienda pubblica hanno regalato agli amici e agli amici degli amici” – leggi articolo cliccando qui ); ma, come sempre, la coltre del silenzio mediatico ha immediatamente ricoperto questo ennesimo scandalo. Ed è un silenzio bastardo generato soprattutto dagli stessi giornalisti che sbandierano sempre il “diritto di informazione” solo quando si ritengono lesi nei loro diritti di lavoratori della comunicazione, per poi “informare” la gente sempre col filtro filo-governativo che fa sparire nel nulla le notizie imbarazzanti per i palazzi del potere.
Il populismo viene sbandierato da un gruppetto di infami politici doppiogiochisti come elemento negativo della società, banale reazione popolare alle “necessità” governative di routine (così le chiamano loro), in realtà è invece una presa di coscienza dell’opinione pubblica sulle verità occultate o mascherate dal sistema costituito che spesso può anche portare alla rivolta popolare, ed è per questo che viene costantemente denigrato da chi gestisce disperatamente il potere.
Noi, da “populisti” accaniti, gridiamo quindi: IL CANONE TV E’ UN FURTO.
Attenzione però, la casta oligarchica imperante in Italia, in caso di abolizione della tassa sul possesso dell’elettrodomestico chiamato televisione, potrebbe inventarsi un’altra tassa da girare poi sempre alla rai; per esempio potrebbe imporre un nuovo tributo sul possesso di occhiali o lenti a contatto utilizzate per guardare l’elettrodomestico chiamato televisione, o su quella del mobile sul quale viene posto l’elettrodomestico chiamato televisione ….. e così via….con quelle facce di merda possono fare quello che vogliono!