L’istat è stata sputtanata a livello mondiale con l’assegnazione del “Premio IgNobel” nello scorso mese di settembre (vedi il nostro articolo), eppure ha ancora il coraggio di emettere “profezie” statistiche sul futuro economico dell’Italia.
Il premio “IgNobel 2014” è stato assegnato a Boston dall’Università di Havard proprio all’istituto statistico italiano per aver inserito nel nostro pil nazionale i proventi di mafia, camorra e ‘ndrangheta, con l’intento di farlo “salire” nelle future rilevazioni economiche.
L’iniziativa dell’istat è stata dunque “premiata” come la più stupida, insulsa e immorale “ricerca” effettuata al mondo in tutti i campi della scienza (dalla statistica, alla fisica, dall’elettronica all’informatica ecc. ecc.).
Non è dunque comprensibile con quale “faccia” questi geniali analisti si siano avventurati in una nuova divinazione sulla nostra economia futura, peraltro stavolta negativa nonostante quel loro pil para-mafioso che avrebbe dovuto farci volare in ambito comunitario europeo.
O la delinquenza organizzata è sulla strada del fallimento, così come tutte le altre aziende italiane, o questi “scienziati” dell’istat non sanno più che pesci prendere, e allora perché continuare a pagarli profumatamente?
Visto che ogni “profezia” dell’istat viene accolta ormai con risate e pernacchie, mentre prima generava panico o serviva per dare “spago” alle politiche governative …. non sarebbe il caso di risparmiare qualche soldino facendo sparire quest’ente inutile dalla faccia della terra?