Le drammatiche ricadute della globalizzazione sul tessuto economico-sociale dell’intero pianeta sono ormai sotto gli occhi di tutti, ma il settore dove si stanno riscontrando i danni peggiori è proprio quello dell’e-commerce e delle vendite on-line.
In questo campo ad arricchirsi nel mondo sono soprattutto in due: Jeff Bezos di Amazon e Jack Ma di Alibaba. Tuttavia il secondo è quello che sta facendo indirettamente il maggior danno sociale, e qui ci sta benissimo la frase tanto cara ai politici italiani: “senza se e senza Ma“.
Alibaba infatti, vendendo a prezzi stracciati prodotti che imitano i maggiori brand occidentali, sfruttandone la mancata registrazione nei territori asiatici, sta generando il cosiddetto dumping, solito anglicismo che in economia definisce “la procedura di vendita di un bene su di un mercato estero a un prezzo inferiore rispetto a quello di vendita o produzione del medesimo prodotto sul mercato di origine“. Questo, in parole povere, vuol dire che l’infame metodo permette, sfruttando proprio le enormi risorse che la tecnologia ha dato in mano ai lestofanti, di conquistare il dominio indiscusso del mercato “elettronico”, che è globale per antonomasia. Tutto ciò a danno delle imprese europee (italiane soprattutto) che hanno ideato i prodotti originali, poi copiati e distribuiti da Alibaba.
Quindi i prezzi devono calare anche sul mercato tradizionale, le aziende sono costrette ad abbattere gli stipendi ai propri dipendenti e spesso, massacrate anche dalle tasse che lo Stato non vuol saperne di abbassare, sono costrette a chiudere i battenti, lasciando ancor di più partita vinta a Ma che, contrariamente al suo dubitativo cognome, è certamente il leader indiscusso di questo micidiale commercio elettronico senza regole.
Vi proponiamo al riguardo un esaustivo servizio di Milena Gabanelli visibile su YouTube e prodotto da “Corriere.tv”