Proseguiamo con le segnalazioni dei cittadini palermitani sullo stato delle strade del capoluogo siciliano. Questa foto ce l’ha inviata un nostro lettore accompagnandola da questa dicitura: “Viale Amedeo D’Aosta:
Realizzazione innovativa di aiuole e marciapiedi. Uno schianto!!!”.
Questa foto anzi potrebbe sembrare quasi “positiva”, con il cemento del marciapiede solo in parte distrutto, con i fiorenti cespugli (ma di erbacce) che appaiono “grazioso corredo” alla base dei pali dell’illuminazione pubblica, ma siamo in possesso di veri e propri ORRORI URBANI ben più appariscenti, con marciapiedi ridotti a cumuli di macerie dalle radici degli alberi in varie parti della città (anche in quartieri lussuosi e turistici). Abbiamo preferito presentare una foto meno “oscena” per non colpire ulteriormente l’immagine della città agli occhi dei turisti, ma chi abita a Palermo sa bene di cosa stiamo parlando.
Ricordiamo però a coloro che non hanno letto le nostre precedenti segnalazioni, che oltre ai marciapiedi, all’immondizia straripante, ai cassonetti “debitamente” posizionati sulle piste ciclabili e all’asfalto sollevato dalle radici degli alberi è sempre presente la problematica dell’illuminazione notturna, erogata a singhiozzo (un palo sì e un palo no) e in alcune zone TOTALMENTE ASSENTE, nonostante sia stata già posta in essere da diversi mesi la nuova impiantistica a led.
Ricordiamo umilmente all’amministrazione della Città di Palermo che BLOCCARE l’erogazione di servizi pubblici e la manutenzione delle strade, non è una “grande idea” che fa risparmiare denaro alle asfittiche casse comunali … tant’è che recentemente gli organi di stampa hanno diramato la notizia che il comune di Palermo ha dovuto sborsare 7 milioni di euro per i danni subiti dai cittadini a causa della cattiva manutenzione delle strade.
Quindi per risparmiare denaro, avere meno rogne legali, ricevere la stima dei cittadini Palermitani e dei turisti sino a oggi sdegnati dallo stato della città, occorrerebbe solo saper gestire correttamente i servizi pubblici; abbandonare a se stesso un capoluogo tanto importante, oltre che illegale e incivile, è anche controproducente, stupido e incivile.