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La socialignoranza

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Cercare la conoscenza su internet non vuol dire possedere la conoscenza.
 
I cosiddetti “figli di Google“, i nuovi tuttologi del terzo millennio, sono e resteranno sempre “ignoranti“.
 
In realtà ignoranti lo siamo un po’ tutti, perché pretendere di possedere l’intero scibile umano è quantomeno impensabile, ma i  figli di Google arrivano a millantare al prossimo questa loro apparente “cultura nozionistica“, acquisita leggendo qua e là sul web, finendo inevitabilmente per rendersi ridicoli. Una cosa è possedere una plausibilissima curiosità informativa, ben altra cosa è vantarne gli effetti “all’esterno” come puro sapere personale nella stupida convinzione di acquisire così un proprio prestigio sociale.
 
La conoscenza del “sentito dire” deve restare una risorsa esclusiva di ognuno di noi, da utilizzare per ogni nostra personalissima valutazione, se sbandierata pubblicamente nei salotti o sui social come frutto dei nostri studi ci può solo far apparire stupidi saccenti, anche perché le basi della nostra effettiva erudizione sono ormai di pubblico dominio proprio “grazie” a internet; quindi è inutile mascherarsi da scienziati se siamo cresciuti nell’ignoranza.
 
Questo genere di ignoranza viene descritta molto bene da Marco Monty Montemagno in questo breve video.
 
 
 

Autore dell'articolo: admin

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