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Il futuro artificiale di Aranzulla

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Conoscete Salvatore Aranzulla? Chi utilizza l’attuale tecnologia non può non avere letto il suo nome nelle ricerche su Google.

Infatti, chiunque abbia avuto necessità di risolvere i soliti problemi che l’era digitale dispensa a piene mani agli utenti del web e delle telecomunicazioni digitali, ha certamente letto questo nome già nella prima pagina del noto motore di ricerca.

Si tratta di un blogger che da diversi anni dispensa informazioni e consigli sui più disparati argomenti che riguardano la tecnologia. Dopo lunghi, inutili e fastidiosi preamboli (se cerchi una risposta sei nel posto giusto – non ti preoccupare siediti e leggi con calma – con facili passaggi ti aiuterò a risolvere il problema ecc. ecc.), finalizzati ovviamente a costringere l’utente a sostare sul suo sito il maggiore tempo possibile per monetizzarne l’utilizzo da parte degli utenti, Aranzulla alla fine appiana comunque qualsiasi difficoltà grazie alla sua grande competenza in materia.

Ebbene anche il mago del digitale Salvatore Aranzulla ha ipotizzato un futuro caotico e rovinoso dell’era digitale, proprio come abbiamo fatto noi di Striscia la Protesta, un mese fa circa, con uno specifico articolo al riguardo (cliccate qui per leggerlo).

In particolare Aranzulla sostiene che l’intelligenza artificiale distruggerà quasi totalmente i lavori dell’intero settore digitale e molto probabilmente perfino quello suo; che senso avrebbe infatti affrontare tutte quelle difficoltà che i programmatori hanno generato nel tempo (probabilmente proprio per non perdere quella sorta di “necessità” della loro assidua presenza nel mondo digitale) quando l’AI potrà risolvere facilmente tutte le complicazioni operative senza alcuno sforzo umano e in pochissimo tempo?

Sembra dunque inevitabile che l’intero comparto del digitale e quello del suo indotto subiranno un micidiale fall-out generazionale a seguito delle ricadute per l’avvento dell’AI, ma soprattutto delle AGI (le più evolute intelligenze artificiali) che si stanno sviluppando troppo velocemente.

Ovviamente gli “operatori artificiali” renderanno prima difficili e poi impossibili anche altri lavori sino a oggi ritenuti di alto livello (management, creative work, chirurgia, economist ecc.)   perché, come ha dichiarato lo stesso Elon Musk: “le AGI saranno più performanti del cervello umano nelle applicazioni pratiche”.

Chissà perché dall’elenco dei lavoratori sostituibili con le intelligenze artificiali mancano però i “politici”, quando dovrebbero essere i primi a “saltare” visto come stanno andando attualmente le cose in tutto il mondo. Non pensate che l’AI non sia in grado di lavorare meglio di tanti pagliacci, corrotti, demoniaci, guerrafondai e intrallazzatori che gestiscono il potere su questo pianeta?

 

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

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