Sul web gira un’osservazione che viene attribuita, non sappiamo se correttamente, a Toni Servillo:
“Mi fa paura l’incompetenza sbandierata come un vanto. I danni che può procurare un fesso nel posto sbagliato sono incalcolabili“.
La frase, al di là del suo presunto autore, ci ha colpiti in modo particolare e l’abbiamo condivisa sulla nostra pagina Facebook. Qualche nostro follower però ha interpretato il concetto con la classica chiave di lettura “di parte” riferendo quell’incompetenza ai partiti che non rietrano nelle proprie simpatie. Ma forse Servillo, più che a interi partiti, alludeva a singoli personaggi arrivati sul “trono” senza alcuna competenza e attitudine politica, spesso perfino profondamente ignoranti e talvolta anche completamente incapaci di gestire in qualche modo il potere loro concesso.
Non sappiamo quanti ce ne siano a tutt’oggi seduti nel nostro Parlamento, né ci interessa sapere sotto quale bandiera si siano schierati (tanto spesso la cambiano pure in corso d’opera). Tralasciamo gli indecenti casi del passato (vedi cicciolina) e sorvoliamo pure sulle ex-veline, le ex-ballerine, gli ex-portaborse ruffiani, gli intrallazzatori rampanti, gli urlatori televisivi ecc. ecc., ma ci viene in mente un individuo in particolare che, trascinato da colui che ha cambiato l’Italia a “cavallo” dei due ultimi secoli, è riuscito perfino a rivestire i panni di “senatore” pur dichiarando pubblicamente di non saper far nulla ma di “essere di proprietà del cavaliere“ di cui sopra. Chissà perché al riguardo viene in mente l’imperatore Caligola.
Questo individuo, diventato oggi pure “personaggio televisivo” (così come descritto su Wikipedia), grazie all’immorale e scriteriata gestione del potere televisivo italiano, si è permesso pure, ballando e cantando, di vantarsi pubblicamente sui social e in tv della “fortuna” che ha avuto, e di essere riuscito a prendere in giro la massa popolare italiana senza avere alcun merito né alcuna capacità politica. Ricordiamo inoltre che un personaggio di questo genere ha anche acquisito il “diritto” di avere pure un dorato vitalizio per “il grande lavoro che ha fatto all’interno del Senato Italiano“. Questa è l’Italia del terzo millennio! Povera Patria … cantava Franco Battiato.