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Tutti pazzi per money

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La necessità, del tutto irrazionale, di fare profitti sempre crescenti, anche invadendo settori di mercato totalmente al di fuori delle proprie specifiche competenze, caratterizza la schizofrenia operativa di tantissime aziende in quest’epoca di spietata, e diciamolo pure profondamente insensata, concorrenza globale.

Ma vi sembra “normale” che società con enormi fatturati si lancino in nuove “avventure” che non riguardano minimamente la loro sfera d’azione?

Perché la Apple (tecnologia), la TIM, Infostrada, Fastweb, Tiscali ecc. (telefonia), Amazon (commercio on line), si sono tuffate con tanto ardore nel settore televisivo nel quale già operavano migliaia di emittenti satellitari, di pay tv, di piattaforme web sia pubbliche che private?

Perché l’Enel (settore energetico) si è pervicacemente catapultata nella telefonia scassando decine di migliaia di strade in tutta Italia per poter collocare i cavi della propria fibra?

Perché le Poste devono fare banca e le banche devono fare assicurazioni

E di queste domande ce ne potremmo porre a decine. 

La concorrenza massiccia, spietata e isterica, estesasi ormai a livello globale, non porta più giovamento ai consumatori, come si sosteneva un tempo per giustificare il libero mercato, piuttosto genera difficoltà gestionali in tutte le realtà che operano in ciascuno dei singoli settori di pertinenza, e troppo spesso tali criticità si risolvono con incorporazioni societarie, delocalizzazioni, cessioni di rami d’azienda, se non con fallimenti e chiusure definitive.

Di fatto le invasioni di settori di mercato impropri da parte di aziende che nascono e si sviluppano in campi ben diversi, finiscono col mettere all’angolo tutti i competitor, esaltati dalle “sfide” globali (magari anche inutili) o costretti a fronteggiare gli attacchi di “nemici” che arrivano da tutte le parti del mondo. In poche parole questa follia finisce col distruggere sia le vittime che i carnefici.

Qualcuno sostiene che si tratta di necessità connesse agli investimenti dei profitti generati con le attività negli originali settori di competenza, ma in questi casi, considerando che in quei settori il business è risultato più che vincente, perché non restare in quella sfera, magari sfruttando di meno i propri lavoratori, magari premiandoli per il loro grande impegno aziendale? Ma da quest’orecchio i “grandi” manager e i “grandi” imprenditori non ci sentono.

Autore dell'articolo: admin

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