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Guerra sì, ma alla povertà

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Sulla nostra pagina di Facebook abbiamo condiviso questa foto, e qualcuno ci ha accusato, tanto per emanare la solita “sentenza” quotidiana fuori dal coro (che è diventato ormai lo sport nazionale), di aver “scoperto l’acqua calda”.

Ogni tanto segnaliamo che esiste l’acqua calda perché gli italiani hanno la memoria corta e dimenticano troppo facilmente.

Quando, per esempio, partecipano in massa alle raccolte fondi, magari  in tv, dovrebbero riflettere proprio sul concetto principale che sta dietro questo post: la povertà di un Popolo è l’effetto della volontà perversa del suo governo, e quando i soldi per combatterla vengono fuori dal Popolo stesso, nonostante le immense ricchezze raccolte tramite le tasse dallo Stato che poi sperpera in spese belliche e altre infamità del genere, verrebbe voglia di EVADERE (in tutte le accezioni del termine, compresa la fuga dalla propria terra), NON FARE PIU’ ALCUNA BENEFICENZA, e MANDARE A QUEL PAESE TUTTI I POLITICI CHE CAMPANO SULLE NOSTRE SPALLE.

Ma gli Italiani hanno la memoria corta, dimenticano tutto perché per loro comanda il cuore e non il cervello; così rimettono mani al portafoglio per aiutare l’umanità più sfortunata e “dimenticano” quanto denaro hanno già dato allo Stato proprio per gli stessi motivi.

La fame può essere combattuta al meglio, come se fosse una guerra, dalle enormi forze economiche degli Stati, non dalla gente comune. Ogni tanto quindi ci viene voglia di riscoprire che esiste l’acqua calda, perdonateci se ogni tanto vi ricordiamo questa banalità.

Autore dell'articolo: admin

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