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Dopo il grande successo di “Vieni via con me”, il programma di Fazio e Saviano su Rai3, mi voglio cimentare anche io nel proporre un elenco, proprio come hanno fatto tutti gli ospiti della fortunata trasmissione televisiva.
Il mio elenco riguarda tutti i cortei di scioperanti che si sono alternati, giorno dopo giorno, sulla via Ruggero Settimo di Palermo nel corso di quest’anno:
- I conduttori di taxi (vedi foto in alto del 30/11/10) contro i politici siciliani
- Gli studenti contro la riforma Gelmini
- I netturbini di Palermo per il mancato pagamento degli stipendi
- I precari della scuola contro la riforma Gelmini
- I dipendenti dell’ATO Palermo 2 per il mancato pagamento degli stipendi
- I dipendenti dell’AMAT contro il Sindaco di Palermo
- I dipendenti della Fincantieri di Palermo contro i tagli previsti dall’azienda
- La CGIL contro la manovra economica di Tremonti
- I dipendenti dell’AMIA contro il Sindaco di Palermo per l’emergenza rifiuti
- I dipendenti del Banco di Sicilia contro Alessandro Profumo per la creazione del “Bancone”
- I profumieri contro il Banco di Sicilia per l’aumento delle spese di tenuta conto
- I conduttori di carrozze contro l’obbligo del pannolone per i cavalli
- I ristoratori contro l’aumento dei prezzi degli stuzzicadenti
- I produttori di carta igienica contro i rotoloni che non finiscono mai
- I danzatori di bunga-bunga contro le prese elettriche (…per il culo).
In seguito a tutti questi cortei… la Gelmini ha fatto lo stesso la riforma, Tremonti ha varato ugualmente la sua manovretta, l’attuale Sindaco di Palermo è ancora lì seduto… incollato alla sua poltroncina, Profumo, prima di evaporare, ha fatto partire il Bancone, i tagli hanno tagliato quello che dovevano tagliare, ecc. ecc.; insomma tutto è andato “come” doveva andare, ma non “dove” si voleva che andasse (a quel paese).
Scioperi e cortei hanno fatto tanto rumore per nulla…studente o lavoratore in lotta, vieni via con me, lascia perdere! Vieni a prepararti per le prossime elezioni, quella è la vera arma che ci è rimasta in mano, i robot telecomandati contro cui scioperi vanno fermati prima che possano sedersi sulla poltrona di palazzo a fare danno per conto “terzi”…a quel punto è ormai troppo tardi.
2 commenti su “Vieni via con me…a fare sciopero”
Al
(01/12/2010 - 12:44)Me ne vado…perchè qui le teste sono troppo dure….
Me ne vado….perchè qui le cose non cambiano mai….
Sergio
(01/12/2010 - 13:13)Parafrasando il dialogo di Fazio e Saviano (comunque ottimo sequel di un analogo sketch di qualche anno fa di Ficarra e Picone) mi viene da dire:
Non me ne vado…perchè questa terra è anche mia e non la lascio in mano a loro.
Non rassegnarti … riusciremo a cambiare le cose, nonostante le teste dure.