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Terremoto in Emilia. Ora Monti aggiungerà un’altra accisa

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Siamo vicini ai cittadini emiliani per i drammatici effetti del terremoto.  Purtroppo però i mali non vengono mai soli, intervengono a grappolo.

Dopo aver subito la crisi economica ed i deleteri rimedi imposti da un governo con poche e confuse idee, ora ci voleva anche il terremoto per i nostri sfortunati conterranei emiliani.

Ma non preoccupatevi!  Monti è già rientrato in Italia dal vertice G8 di Camp David, in anticipo rispetto al previsto, per intervenire prontamente in merito al terremoto.

Quale aiuto proporrà per l’Emilia?  Non c’è alcun dubbio in proposito: aggiungerà una ulteriore accisa al prezzo della benzina per i cittadini della Regione.

Così, come in passato, si aggiungerà al danno anche la beffa … quasi quasi suggerirei agli emiliani di segnalare a Monti che “tutto va bene” e che non è necessario alcun aiuto da parte dello Stato, sarebbe come se cappuccetto rosso chiedesse al lupo di medicarlo dopo una caduta … meglio evitare, non vi pare?

Forse non tutti sanno, infatti, che da oltre 70 anni nel nostro amato Paese (primo al mondo in questa vergogna!) sul costo della benzina gravano tasse occulte,  risalenti ad eventi calamitosi o impegni politici, con le quali i vari governi (e figuriamoci quello attuale che è caratterizzato proprio dal capillare e reiterato rastrellamento di denaro popolare) hanno fatto “cassa” con l’alibi degli “interventi  straordinari”.

Oggi paghiamo ancora, sul prezzo della benzina, una serie di balzelli storici che vengono regolarmente integrati al verificarsi di ogni nuovo evento:

  • Guerra in Abissinia (1935) (introdotta da Mussolini)
  • La crisi di Suez (1956)
  • Il disastro del Vajont (1963)
  • Alluvione di Firenze (1966)
  • Terremoto del Belice (1968)
  • Terremoto del Friuli (1976)
  • Terremoto in Irpinia (1980)
  • Missione in Libano (1983)
  • Missione in Bosnia (1996)
  • Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
  • Manutenzione e conservazione beni culturali
  • Emergenza immigrati dovuta alla crisi libica (2011)
  • Alluvioni in Liguria e Toscana (2011)
  • Disposizioni per la crescita, l’equità (ma di che?) e il consolidamento dei conti pubblici (governo Monti)

Su tutto viene poi aggiunta l’immancabile percentuale IVA, altra tassa sulle tasse.

Tutto  questo pesa per il 52% sul reale costo della benzina alla pompa.  Pensate che senza questi tributi il prezzo del carburante sarebbe praticamente dimezzato.

Se non fosse per la maschera di legalità dei nuovi politici (o tecnici) e per gli oggetti delle tassazioni, tipici dell’era moderna, si potrebbe parlare benissimo di balzelli di stampo medievale; ricordate la gabella sul grano dell’era feudale?

E poi si parla di crescita!   Certo … crescita delle  imposizioni.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

2 commenti su “Terremoto in Emilia. Ora Monti aggiungerà un’altra accisa

    Santokenonsuda

    (22/05/2012 - 10:49)

    La crescita è strettamente legata all’attività produttiva del paese.
    Che speranze possiamo avere se a crescere è il prezzo della benzina?
    Con l’aumento vertiginoso del costo dei carburanti aumentano di conseguenza anche i costi di produzione e distribuzione, quindi la crescita economica va in malora.
    Vale dunque anche l’esatto contrario: dimezzando il prezzo dei combustibili si verificherebbe un’impennata del mercato con aumento dell’attività, della produzione e pertanto con la ripartenza della tanto auspicata crescita.
    Ma l’ottusità di chi ci governa in questo momento vede solo la necessità di raccogliere denaro senza alcun criterio logico, e la mancata eliminazione delle stolte accise sulla benzina ne è la più eclatante dimostrazione.

    Andrea Arena

    (30/05/2012 - 13:34)

    “Altra accisa? poco ma sicuro ! La ricetta non cambia è sempre la stessa, mi ricorda le terapie durante la ferma militare per chi marcava visita per diarrea, influenza, dolori muscolari, distorsioni, emorroidi e mal di testa: supposte di bismuto!”
     
     
     

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