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Ci siamo sempre schierati a favore dei servizi televisivi di Stefania Petix su “Striscia la Notizia“, ma stavolta non ci troviamo assolutamente d’accordo con le sue performance più recenti che riguardano la lingua inglese.
Nei dieci anni di attività sul web del nostro blog di “Striscia la Protesta” (e di conseguenza anche sulla nostra pagina Facebook) ci siamo più volte occupati del ridicolo e smodato utilizzo di troppi inutili termini inglesi che hanno invece dei precisi omologhi in lingua italiana: perché dunque non utilizzare le parole italiane e sciorinare con pervicacia i termini inglesi massacrando la nostra amata lingua italiana?
Facciamo un solo esempio (ma ce ne sono migliaia) per non risultare ripetitivi o ridondanti: ma ci rendiamo conto che da un anno a questa parte la stupida moda dell’utilizzo INUTILE della lingua inglese “impone” l’etichetta “sold-out” quando sono finiti i biglietti per un evento? Oddìo che ci sia ancora un italiano che continui a usare il termine “esaurito” adottato per diversi secoli nel Bel Paese!
I nostri articoli (e sono tanti) si soffermano solo su questa problematica; la Petix invece, forse senza rendersene conto, va molto oltre con le sue interviste e finisce col mettere in difficoltà i suoi intervistati proprio su quelle parole inglesi che loro NON USANO IN QUANTO NON CONOSCONO.
Sembra alquanto contradditorio che, per criticare i giovani che si ostinano a utilizzare inutilmente termini appartenenti ad altre culture, si denigrino cittadini, spesso anche anziani, che non conoscendone il significato non le adottano minimamente nel loro linguaggio PROPRIO COME SI DOVREBBE FARE CORRETTAMENTE MANTENENDO L’USO DELLA MADRE LINGUA.
Spesso le interviste fatte per strada puntano solo a fare spettacolo piuttosto che a risolvere le problematiche in argomento. C’è a Palermo, per esempio, uno pseudo-regista che da trent’anni si sollazza a bullizzare davanti la sua telecamera (perché di questo si tratta), una serie infinita di personaggi di basso profilo intellettuale, spesso analfabeti o perfino mentalmente compromessi, per metterli alla berlina di fronte al pubblico e farne oggetto di gogna e sollazzo per certa gente che non si rende conto di quanto indegno sia questo genere d’intrattenimento.
La Petix non è mai stata a questo infimo livello, anzi si è sempre contraddistinta per un’ironia sottile e corretta, stavolta è scaduta un po’ in fatto di stile … speriamo che se ne renda conto e corregga il tiro.
Nel frattempo condividiamo un articolo de “inuovivespri.it” che ci sembra alquanto esplicativo in tal senso, cliccate qui per leggerlo.