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Per la serie:
LE PAROLE SONO IMPORTANTI – ovvero – LE DISFUNZIONI LINGUISTICHE DELLA DISSENNATA SOCIETA’ CONTEMPORANEA.
(terza puntata)
Gli ignoranti, specie quelli mascherati da santoni, possiedono una forza distruttiva che “non ha eguali”.
Non me la prendo in particolare con la signora De Filippi, poiché non è l’unica a commettere abomini verbali in televisione, ma con quello che per molti (chi non ha i giusti mezzi culturali di difesa) lei rappresenta.
Ho già sottolineato come ormai l’articolo determinativo “gli” (che è maschile!) venga usato in maniera più o meno universale anche al femminile (quando la lingua prevederebbe, rigorosamente, l’utilizzo di “le”).
Adesso, però, voglio concentrarmi sulla parola “seduta” al posto di “sedia“, termine che la signora ha sdoganato fino al punto da far risuonare corretto ciò che è lessicalmente ignobile.
Al di là del significato di “riunione” (la “seduta” odierna del Parlamento…), la parola “seduta“, per come la usa la signora De Filippi (l’oggetto “sedia”), trova spazio solo come termine desueto (non comune) utilizzato in vece di “sedile“, ossia la parte di una poltrona/sedia/poltroncina dove si appoggia il sedere.
“Seduta” per significare “sedia“, insomma, l’oggetto del sedersi, non è soltanto desueto, è semplicemente sbagliato. Possibile che in tanti anni non ci sia stato un singolo cretino in tutta Mediaset (o in tutta la nazione), marito compreso, a dirLE che violentare l’italiano non è sinonimo di cultura solamente perché tanta gente ancora più incolta non ci fa caso???