Come sapete tutti una catena di incendi, alimentati dal forte vento di Scirocco, ha devastato la Sicilia nella notte fra il 24 e il 25 luglio. Nonostante le indagini ancora in corso non è ancora emerso NULLA sul fronte delle responsabilità connesse alla TOTALE assenza di interventi di soccorso, né alle reali cause che hanno fatto sviluppare le fiamme su un territorio tanto vasto. Facile e comodo, anche se parzialmente vero, imputare le colpe a solo a fantomatici piromani che non vengono mai scovati mentre dietro questi continui e ripetitivi “assalti” alle foreste e ai boschi siciliani probabilmente si nasconde qualcosa di molto più grave della malattia mentale di pochi sparuti piromani.
La Magistratura dovrebbe indagare a fondo: troppo strano l’atteggiamento delle Istituzioni che si trincerano dietro una difesa a oltranza nei confronti dei Vigili del Fuoco che (così dicono) “sono stati in grande difficoltà non sapendo dove intervenire prima su una così grande vastità di zone colpite”, quando si sa benissimo che in pratica le autopompe non si sono presentate da nessuna parte e gli incendi si sono spenti da soli o per l’intervento dei residenti che, tra l’altro, in moltissimi casi sono stati per giunta allontanati dalle loro case per “motivi di sicurezza”.
Troppo bizzarra la sostituzione del Comandante dei Vigili del Fuoco di Palermo dopo soli 25 giorni dalla notte incendiaria (ecco il relativo link), troppo assurda e inconcepibile l’assenza di 130 pompieri nella Città di Palermo, per un corso di formazione, proprio quando era previsto il forte vento di Scirocco e doveva pertanto essere pianificata e predisposta una forza d’intervento che invece è risultata inesistente proprio a causa di quel curioso “corso di formazione” in piena estate.
Che si indaghi a fondo, anche perché sono in arrivo migliaia di richieste di danni, decine di class action e numerose cause legali proprio contro le Istituzioni (VV.F. – Regione Siciliana – Comune di Palermo ecc.).
Striscia la Notizia ha trasmesso al riguardo un interessante servizio che vi riproponiamo, per vederlo cliccate su questo link.