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Guerra senza tregua e tregua con la guerra

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Almeno per la questione “Libano” attualmente vige una tregua, almeno sulla carta.
In realtà le violazioni sono costanti, sia da parte di hezbollah sia di israele, in un continuo susseguirsi di inutili provocazioni missilistiche e rappresaglie sproporzionate e sanguinarie.
E la gente continua a morire, la gente civile ovviamente, donne e bambini soprattutto; perché a pochi droni o razzi che cadono senza fare danni “umani”, lo stato ebraico (che si difende dal 1948) non può certo rispondere in ugual misura! Non l’ha fatto in Palestina, figuriamoci nel caso di hezbollah! E allora giù con bombardamenti a tappeto che però vengono dichiarati “mirati” … certo che tanta mira i missili ebrei però non ce l’hanno!
Come accade a Gaza sembra che le bombe d’israele siano “missili cretini“, altro che intelligenti; vanno a colpire gli ospedali, le tendopoli degli sfollati, case di civile abitazione, le zone presidiate dall’ONU, compiendo stragi indicibili (o “inaccettabili” come dicono abitualmente ed eufemisticamente i nostri politici “in carica”).
Quando poi qualcuno nel mondo si mostra indignato per questo strazio, “netamiaumiau” & company rispondono che le bombe miravano all’uccisione di “un” leader nemico nascosto sottoterra o rintanato nei sottoscala di un ospedale, pertanto la morte di centinaia di disgraziati, di donne, bambini, profughi o malati è stata consequenziale e magari casuale, quindi non si tratta assolutamente di genocidio. Proprio una grande e geniale motivazione per un massacro dietro l’altro.
 
D’altra parte il “popolo di dio” (ovviamente un dio minuscolo, proprio quello che può concedere al suo popolo la “licenza di uccidere” liberamente e in massa i suoi avversari) nei primi di dicembre “deve” accelerare col GENOCIDIO, prevedendo di doversi poi fermare un pochino a Natale per poter festeggiare l’HANUKKAH, la sua Festa delle Luci; chissà, magari sfruttando le luci notturne dei missili traccianti della contraerea … che sarà bella così la festa! Vero “netamiaumiau”?
 
Quando finirà? La risposta appare ovvia: quando il “pacifico” popolo d’israele non avrà più chi uccidere “per difendersi” e potrà estendere il proprio territorio in quello che resterà della vecchia Palestina.
 
Intanto IN OCCIDENTE NESSUN CAPO DI GOVERNO CONDANNA QUESTE ATROCITÀ, perché l’essere etichettato come anti-semita sembra spaventare più dell’immoralità di nascondere la propria opinione. Evidentemente gli “interessi” degli ebrei “non possono essere toccati” in alcun modo, forse perché fanno comodo a tutti …. anche questa è un’arma, di ricatto ma pur sempre un’arma, ed è forse peggiore dell’atomica.
 

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

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