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Ascoltate attentamente cosa dice Marco Camisani Calzolari.
Tutto sommato l’avevamo capito anche da soli che l’informatica e la tecnologia ci stanno prendendo per i fondelli da un po’ di tempo, ma la cosa che è sfuggita quasi a tutti è che quest’infame merchandising dei nostri dati personali è in pratica LEGALIZZATO.
Le informazioni sui nostri gusti, sui nostri possibili acquisti, sui nostri desideri ci vengono ESTORTE con l’inganno, e poi addirittura vengono rivendute su un mercato oscuro che nessuno tiene sotto controllo, magari anche ai call center farlocchi che ci perseguitano con le loro truffe telefoniche.
Però abbiamo un “garante della privacy“, leggi sulla privacy costantemente in lavorazione, tribunali strapieni di cause stupidissime in un settore in cui le GRANDI TRUFFE GLOBALI non vengono quasi mai perseguite.
Basterebbe poco a bloccare questo sconcio che permette ai server di mezzo mondo di raccogliere pezzi delle nostre vite spiando i nostri computer e i nostri dannati cellulari. Basterebbe RENDERE ILLEGALI MAGARI SOLO LE ATTIVAZIONI DEI MICROFONI DEGLI SMARTPHONE OBBLIGANDO LE VARIE APP (sia gratuite sia non) A NON INSERIRE NEI LORO SOFTWARE L’OPZIONE DI ATTIVAZIONE DEL MICROFONO.
Ma da quest’orecchio le istituzioni non ci sentono, loro sì che hanno disattivato l’ascolto delle nostre richieste. Per i vari politicanti del kaiser, che ci governano o ci hanno governato, NON E’ POSSIBILE INIMICARSI CHI SI NASCONDE DIETRO I BUSINESS DEI NOSTRI DATI PERSONALI.
Loro risolvono con i “pannolini caldi“, come hanno fatto per i cookie profilanti che ci cadono addosso dai pc come fossero slavine digitali. Sui computer infatti, che forse ci fregano di più dei cellulari, la legge ha obbligato tutti i possessori di siti internet, di blog e di vendita on line a mettere dovunque un INUTILE comunicato che ci avverte dell’esistenza dei cookie CONCEDENDOCI LA POSSIBILITA’ DI NON ACCETTARLI ma di non potere utilizzare i servizi dei siti nel caso di mancata accettazione in merito; come dire: “ti comunichiamo che ti stiamo fottendo, però devi acconsentirci di poterlo fare, in caso contrario vai da un’altra parte” … un’alternativa impossibile da tenere in considerazione visto che TUTTI i siti di internet hanno l’obbligo di fare così. Di fatto, essendo dunque costretti a dire di sì, ci rendiamo conto che LE ISTITUZIONI, IN PRATICA, HANNO LEGALIZZATO IL FURTO DELLA NOSTRA PRIVACY.