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Superbonus, dopo l’ingessatura da oggi ricomincia a camminare

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Superbonus, dopo l’ingessatura ricomincia a “camminare”.
 
Nel programma televisivo di Canale 5Morning News” (che potete visionare alla fine di quest’articolo), con Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi presente come ospite, è stato spiegato cos’è il superbonus (110%) e come sia stato un ottimo volano sia per l’edilizia sia per le truffe.
 
Tuttavia, dopo continue variazioni sulla regolamentazione che hanno generato un monumentale caos, e successivamente uno stop totale sulle iniziative intraprese, finalmente il tutto sembra ripartire soprattutto con la nuova regola che permette la cessione del credito fino a quattro volte (prima qualcuno aveva “pensato” di concedere solo una cessione del credito paralizzando di fatto le ditte edili che non potevano recuperare il denaro dalle banche che avevano chiuso i cordoni della borsa) e perfino a possessori di partita iva. Tra l’altro gli “incassi” del fisco sembrano essersi impennati proprio grazie all’opportunità generata dal superbonus.
 
Ecco cosa ha dichiarato Sileoni (Mat/Adnkronos): “Grazie al superbonus edilizio potremmo, forse, evitare la recessione. La misura, che è del maggio 2020, è stata scritta male e ha generato confusione, favorendo, purtroppo, frodi per oltre 4 miliardi di euro. Comunque, il superbonus può dare una spinta importante per far crescere l’economia italiana, rilanciando il settore edilizio e il mercato immobiliare, entrambi fondamentali per il Paese. Sin dall’inizio, l’obiettivo di questo intervento era favorire la ripresa economica dopo i danni causati dal Covid, ma il susseguirsi delle correzioni, ancorché necessarie e volte a sistemare i danni, hanno portato a un quadro di caos. Il governo Draghi la scorsa settimana ha ultimato i provvedimenti e da questa settimana, progressivamente, la situazione dovrebbe migliorare. Molti grandi gruppi bancari, a cominciare da Intesa Sanpaolo, sono pronti a far funzionare il nuovo sistema. Anzitutto, superando i precedenti vincoli, sarà più semplice cedere i crediti fiscali edilizi, fino a un massimo di quattro volte, anche a partite Iva. La nuova norma sulla cessione agevolata dei crediti fiscali è retroattiva, vuol dire che si applica anche a operazioni e cantieri già avviati, magari bloccati. Certo, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere e, perciò, è necessario superare lo scetticismo e la diffidenza delle imprese edili. Probabilmente, tutto sarà superato non appena l’Agenzia delle Entrate avrà diramato una nuova circolare con i chiarimenti definitivi, in particolare per quanto riguarda i controlli delle banche sia sul reddito sia sul patrimonio dei clienti, proprio per evitare nuovi illeciti e frodi. Il tema centrale è ‘incoerenza patrimoniale e reddituale’ cioè il rapporto tra patrimonio e reddito dei proprietari degli immobili rispetto al valore dei lavori. Le banche devono raccogliere molti documenti e credo che le procedure, almeno all’inizio, saranno un po’ lente“.
 

 

Autore dell'articolo: admin

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