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Il bombardamento concettuale

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Anche quello dei media può essere considerato un “bombardamento“, non si tratta di esplosivi, cluster bomb, droni kamikaze, missili intelligenti o deficienti che siano, piuttosto di miliardi di dati, concetti, formule linguistiche e definizioni che a getto continuo vengono spruzzati sopra la gente comune dalle tv, dalla stampa, da giornalisti incompetenti, o da politici faziosi e ignoranti (e sono proprio TANTI).

I social poi, che costituiscono un immenso calderone stracarico di una pletora di sciocchezze frullate insieme a pochissime verità, finiscono col confondere definitivamente le scarse idee dell’opinione pubblica che pertanto, anche grazie al passaparola popolare, è destinata a non CAPIRCI PIU’ NULLA.

Nell’ultima campagna elettorale i beneamati e geniali politici nostrani si sono sperticati nell’adulazione trionfale di due parole che in realtà, contrariamente a quello che si vorrebbe far capire, non sono poi così strettamente collegate, anzi finiscono col costituire, se analizzate a fondo, una l’antitesi dell’altra.

Quando si parla di europeismo includendo nel significato anche l’atlantismo si realizza una sorta di ossimoro concettuale.

Nei maggiori dizionari italiani la differenza fra le due parole è già evidente:

  • L’europeismo è un insieme di correnti ideali, movimenti politici e iniziative concrete volte a favorire l’integrazione dei popoli europei in un ordinamento sovranazionale che dovrebbe costituire gli Stati d’Europa prevaricando le differenze culturali e sociali di ogni popolo del vecchio continente.

 

  • L’atlantismo è la concezione politica, economica e culturale che sta alla base del Patto Atlantico e il comportamento volto a sostenerla. Il Patto Atlantico è un accordo stipulato a Washington il 4 aprile del 1949 che costituisce l’elemento centrale dell’allora nascente Guerra Fredda e che istituì di fatto l’Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico (NATO) volta a sviluppare la cooperazione politica, economica e di difesa militare degli Stati membri.

 

Leggendo con attenzione le due definizioni, non vi sembra già di scorgere un’enorme incongruenza nel momento in cui i due concetti vengono unificati e sbandierati all’elettorato come se potessero costituire un’unità di intenti?

Se l’Europeismo tende a sviluppare un’unica e coesa entità politica, economica e militare all’interno del Continente Europeo, cosa c’entra con l’Atlantismo che invece imbastardisce l’unità europea imbrigliandola alle politiche economiche e militari d’oltre oceano di Stati Uniti e Canada?

Eppure diversi politici nostrani nella recente ricerca spasmodica del voto degli italiani, per non perdere l’elettorato fedele al precedente governo draghiano (chiaramente schierato a fianco degli Stati Uniti) e per fare proselitismo all’interno del bacino elettorale di sinistra nonostante i loro precorsi esplicitamente sovranisti, hanno scelto (chissà magari anche ipocritamente) di esprimere la loro vicinanza a entrambi i concetti, come se stessero parlando della stessa cosa.

Viva la democrazia, viva il governo italiano da chiunque sia presieduto, viva la libertà di scelta …. però NON MESCOLIAMO TROPPO LE CARTE PUR DI VINCERE, perché questo significa barare.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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