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Un Popolo di informatici, scienziati e millantatori

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Prima in Italia eravamo tutti santi, poeti e navigatori, poi siamo diventati quasi tutti giocatori di calcio e allenatori; oggi ci siamo trasformati nel peggiore magma culturale che si sia mai visto sul Pianeta Terra.

Siamo diventati tutti virologi, scienziati, giornalisti, opinionisti, registi, attori, artisti, cabarettisti, saggi, scrittori, sociologi, psicologi, poeti, inventori, architetti, medici, geni, commentatori, videomaker, capipopolo, cantanti, anchorman, showgirl … insomma tutte le componenti che stanno dentro un’unica parola “millantatori“.

Grazie ai social, ai media (tv) e alla rete che hanno permesso a noi ignorantiservi della gleba” di poterci mettere sullo stesso piano di Leonardo ed Einstein, basta un semplice click sul logo di Google, di Wikipedia o sulla finestra di ricerca dei tutorial di YouTube per entrare in possesso dell’intero scibile umano.

Oggi la cultura non è più una conquista di chi ha studiato, piuttosto un effetto collaterale dell’informatica.

Che bello!


Precisazione dell’autore:

Purtroppo qualche nostro lettore non ha ben interpretato il significato di quest’articolo e ha rilevato che in Italia vige il diritto di libertà di pensiero. Ma l’argomento in questione NON E’ il diritto sancito dalla Costituzione di “manifestare liberamente il proprio pensiero”, lungi da noi l’idea di contestare una cosa sacrosanta come questa, si tratta piuttosto di stigmatizzare l’enorme catasta di sciocchezze che vengono costantemente sciorinate sui media (talk show in primis) e sui social da tanta gente presupponente che millanta conoscenze in tutti i campi dello scibile umano senza possedere la benché minima competenza per poterlo fare. Gli asini hanno tutto il diritto di ragliare liberamente, nessuno glielo vuole impedire, ma crediamo doveroso spiegare, a chi pensa che si possa trattare di “suoni melodiosi”, che sta ascoltando invece versi sgraziati che non hanno nessun costrutto, e che spesso sono scriteriate rielaborazioni di “copia e incolla” operati con l’esclusivo ausilio dei motori di ricerca della rete. Per il resto, CHE RAGLINO PURE.

Inoltre non è minimamente contestato nel testo dell’articolo la semplice consultazione di internet solo per conoscenza personale, in quanto NORMALE sfruttamento della banca dati della rete e operazione che fa chiunque sull’intero Pianeta. Viene piuttosto definita la figura del “millantatore presuntuoso” che è colui che utilizza tutto ciò che trova sulla rete (magari anche immondizia mediatica da fake news) per vantare nei salotti e sui social una falsa cultura da sfruttare a scopi politici, economici o di vanità personale e non, come dovrebbe essere, per pura esclusiva conoscenza senza alcuno scopo propagandistico. 

Occorre dunque tenere a distanza certi personaggi (come i cosiddetti “troll”) che agiscono in mala fede e con scopi molto personali e perniciosi per il resto della società.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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